Questione di giurisdizione in caso di plurime domande.

In caso di proposizione di plurime domande legate da nesso di subordinazione, il giudice adito deve valutare la giurisdizione con riferimento alla domanda proposta in via pregiudiziale, venendo in rilievo la questione di giurisdizione sulla domanda subordinata soltanto quando sia sciolto il nesso di subordinazione, il che accade se la domanda principale sia rigettata nel merito o per ragioni di rito ma senza chiusura del processo innanzi al giudice emittente; qualora sia pronunciata declinatoria di giurisdizione sulla domanda principale, senza scioglimento del nessodi subordinazione, e la causa venga riassunta dinanzi al giudice indicato, quest’ultimo può sollevare conflitto di giurisdizione unicamente sulla domanda principale.

Qualora venga sollevato conflitto negativo di giurisdizione su domande cumulate avvinte da nesso di subordinazione, il potere delle Sezioni Unite di regolare la giurisdizione va esercitato con riferimento a tutte le domande -attesa l’esigenza di risolvere la questione di giurisdizione una volta per tutte sull’intera controversia -ma senza sciogliere il nesso di subordinazione voluto dalla parte; ne consegue che il conflitto va risolto rimettendo le parti innanzi al giudice munito di giurisdizione sulla domanda principale e dichiarando la giurisdizione, eventualmente diversa, sulla domanda subordinata, declaratoria, quest’ultima, rilevante solo condizionatamente alla definizione della domanda pregiudiziale.

Lo ha chiarito la Cassazione Civile a Sezioni Unite con ordinanza n. 7822 del 14.04.2020.

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Avv. Roberto Di Pietro

Avv. Roberto Di Pietro da Avezzano (L'Aquila)